mercoledì 24 maggio 2017

Dobrando a esquina/Bachianinha N.1




Con "Dobrando a esquina" si chiudono le composizione con testo dell'album "Toquinho", la sua seconda fatica, uscito nel 1970, le restanti tracce sono infatti strumentali: "La barca" scritta insieme a Roberto Cantoral, "Tocando pra Silvinha", "Chuva na praia de Juqui", "De ontem para hoje", tutte composte da Toquinho, "Evocaçao a Jacob" di Avena de Castro e la bellissima e famosa "Bachianinha n.1" di Paulinho Nogueira, che fu anche il suo maestro di chitarra.
A quest'ultima, pur non essendo una composizione di Toquinho dedicheremo un "angolo" del nostro blog, perché è una composizione strumentale deliziosa che non manca quasi mai nei concerti del chitarrista di San Paolo.
"Dobrando a esquina" Toquinho la scrisse insieme a Dedé, è una composizione molto dolce con accompagnamento di archi e flauto. 
Toquinho non l'ha mai riproposta dal vivo.



DOBRANDO A ESQUINA

Sou soldado de mim mesmo, amor.
A incerteza me comanda.
Hoje estou em mim parado,
Do mundo eu vou sair,
Encontrar você.

Quando eu for dobrar a esquina, amor,
Sou espelho das estrelas.
Medo e noite ao meu lado,
Do céu eu vou saltar,
Abraçar você.

Amanhece em seu rosto, amor.
Vida e morte de um milagre.
Sem pecado e sem passado,
Do sol eu vou chegar,
Vou viver você.

TRADUZIONE

Sono soldato di me stesso, amore
L'incertezza mi comanda
Oggi sono chiuso in me stesso
Voglio uscire
Ed incontrarti

Quando ho girato l'angolo, amore
Mi sono specchiato nelle stelle
Paura e notte al mio fianco
Dal cielo mi butto
Per abbracciarti

Albeggia sul tuo viso, amore
Vita e morte di un miracolo
Senza peccato e senza passato
Voglio avvicinarmi al sole
E viverti

CHORDS

Do                             Mi                  Lam
Sou soldado de mim mesmo, amor.
                 Solm7             Do
A incerteza me comanda.
                                 Mi
Hoje estou em mim parado,
      La       Sol Fa#
Do mundo eu vou sair,
Mi            Sol7
Encontrar você.
Do                                       Mi               Lam
Quando eu for dobrar a esquina, amor,
                  Solm7            Do
Sou espelho das estrelas.
                                   Mi
Medo e noite ao meu lado,
      La  Sol Fa#
Do céu eu vou saltar,
Mi          Sol7   La Do
Abraçar você.
                              Mi                Lam
Amanhece em seu rosto, amor.
                   Solm7                 Do
Vida e morte de um milagre.
                                Mi
Sem pecado e sem passado,
      La Sol Fa#
Do sol eu vou chegar,
Mi            Sol7    Lam
Vou viver você.

L'angolo delle curiosità:

Come dicevo prima, in questo blog trattiamo soltanto le composizioni di Toquinho, ma per questa canzone facciamo un eccezione, sia per la bellezza e sia per l'importanza che ha rivestito e riveste tutt'ora per il nostro amato chitarrista brasiliano.
Tra l'altro è stata scritta da Paulinho Nogueira che è stato il maestro di chitarra di Toquinho nonché in seguito suo grande amico, ma bando alle ciance e facciamoci rapire dalla melodia e dalla chitarra di Antonio Pecci Filho, in arte Toquinho, in questo video esegue il pezzo in studio insieme proprio a Nogueira:



 Dagli archivi della televisione brasiliana un Toquinho ed un Nogueira giovanissimi la eseguono, come sempre in maniera impeccabile:


Ora una performance dal vivo della canzone, con Toquinho che prima di eseguirla rende il suo omaggio al suo maestro e amico Paulinho Nogueira che, racconta Toquinho, diceva sempre che se mai Dio avesse una voce questa sarebbe la musica di Bach:



Chiudiamo la carrellata con una "performance" italiana della canzone, a cui Toquinho lega anche l'aria sulla IV corda di Bach:


martedì 23 maggio 2017

Zana



La canzone "Zana" segna la terza e ultima collaborazione tra Toquinho e Jorge Ben, delle tre, sicuramente la più debole, infatti "Que Maravilha" è a distanza di anni ancora richiestissima ai suoi concerti e  "Carolina Carol bela" seppur suonata dal vivo raramente, mantiene la sua freschezza dopo tanti anni.
Alla canzone collaborò anche Gianfrancesco Guarnieri, attore, regista e poeta italiano, naturalizzato brasiliano che nacque nel 1936 e morì nel 2006.
Con Guarnieri Toquinho fece anche un intero album, chiamato "Botequim" ed uscito nel 1973, di cui avremo modo di parlare in seguito.
Tornando a "Zana", questa volta a prendersi l'onere del canto è il solo Toquinho.
Il pezzo si apre con dei bonghi e con degli arpeggi di chitarra acustica, poi il ritmo si fa sempre più serrato, entrano anche il cuiga, la batteria ed il basso e naturalmente il canto suadente di Toquinho, supportato anche dal suono di trombe.
La canzone non è mai stata riproposta dal vivo, né da Toquinho né da Jorge Ben.



ZANA



Você já foi em fevereiro
Ver uma Escola desfilar?
Você já teve boas notícias
A um amigo pra contar?
Você já teve um grande amor
Em noite calma pra passar?
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Temos vinte e poucos anos,
Pouco tempo pra pensar.
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Temos vinte e poucos anos,
Tanto tempo pra salvar.
Ai quem me dera um fevereiro
Com vontade de cantar.
Ai quem me dera a um amigo
Boas notícias ter pra dar.
Ai quem me dera o meu amor
Com noite calma pra passar.
Zana, ô, Zana.
Temos vinte e poucos anos,
Pouco tempo pra pensar.
Zana, ô, Zana.
Temos vinte e poucos anos,
Tanto tempo pra salvar.

TRADUZIONE

Sei mai stato a febbraio
A vedere una parata sfilare?
Hai avuto una buona notizia
Da raccontare ad un amico?
Hai avuto un grande amore
Con cui passare una notte serena?
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Avevamo venti anni e poco più,
Poco tempo per pensare.
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Tanto tempo a disposizione
Vorrei che arrivasse febbraio
Perché ho voglia di cantare
Vorrei dare ad un amico
Buone notizie
Vorrei il mio amore
con cui passare una notte serena
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Avevamo venti anni e poco più,
Poco tempo per pensare.
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Tanto tempo a disposizione

CHORDS

Solm     Fa             Mib
Você já foi em fevereiro
               Re              Solm
Ver uma Escola desfilar?
             Fa               Mib
Você já teve boas notícias
          Re                  Solm
A um amigo pra contar?
             Fa                      Mib
Você já teve um grande amor
                Re               Solm
Em noite calma pra passar?
              Dom  Solm     Dom
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
Solm                            Fam
Temos vinte e poucos anos,
           Rem                 Solm
Pouco tempo pra pensar.
Solm    Dom  Solm      Dom
Zana, ô, Zana. Zana, ô, Zana.
 Solm                           Fam
Temos vinte e poucos anos,
          Rem             Solm
Tanto tempo pra salvar.
 Solm            Fa          Mib
Ai quem me dera um fevereiro
         Rem              Solm
Com vontade de cantar.
                      Fa            Mib
Ai quem me dera a um amigo
         Re                    Solm
Boas notícias ter pra dar.
                      Fa             Mib
Ai quem me dera o meu amor
                  Re             Solm
Com noite calma pra passar.
              Dom
Zana, ô, Zana.
 Solm                           Fam
Temos vinte e poucos anos,
            Rem            Solm
Pouco tempo pra pensar.
              Dom
Zana, ô, Zana.
 Solm                           Fam
Temos vinte e poucos anos,
           Rem            Solm
Tanto tempo pra salvar.
 



Na Agua negra da Lagoa




"Na agua negra da Lagoa" fu la prima composizione di Toquinho in solitario, le precedenti canzoni  le aveva infatti create insieme ad altri amici, quali Chico Buarque, Jorge Ben  e Vanzolini.
La canzone è contenuta nel suo secondo album, intitolato semplicemente "Toquinho", ed uscito nel 1970.
Il ritornello della canzone "Ararue-o- ta-ta-te-marembe", che diede origine alla canzone, fu preso da Toquinho da un canto fatto dai pescatori di Bahia.
Altra fonte di ispirazione della canzone fu la sua ragazza di Bahia, Joana, citata anche nel testo.
La canzone è tutt'altro che memorabile ed è senza dubbio un passo indietro rispetto a pezzi quali "Que Maravilha", "Samba de Orly" , "Lua Cheia" e "Boca da noite", ma serve al giovane Toquinho ad affinare le sue qualità compositive, visto che quelle tecniche le padroneggiava già alla grande.
Di qui a poco arriveranno le vere gemme, create insieme all'immenso Vinicius De Moraes, che contribuirà con le sue liriche poetiche e senza tempo.


NA AGUA NEGRA DA LAGOA

Tenho saudade da Bahia.
De quando estive com Joana,
Minha namorada, por lá.
Da água negra da lagoa
E do azul do mar.

Da areia branca e dos mistérios
De Iemanjá.
Das histórias das morenas
De encantar.
Da água negra da lagoa
E do azul do mar.

Da lua clara, hein,
Nem é bom falar.
Das horas que Joana
Quis amar.
Na água negra da lagoa
E no azul do mar.

Dos pescadores cantando
Pra rede puxar:
Araruê - ô - ta-ta-te - marembê
Araruê - ô - ta-ta-te - marembê.

TRADUZIONE

Ho nostalgia di Bahia
E di quando stavo con Joana
La mia ragazza di là
Dell'acqua della laguna nera
E del mare blu.

Della sabbia bianca e dei misteri
Di Iemanjà.
Delle storie delle ragazze
Che incantano

Dell'acqua della laguna nera
E del mare blu.

Della luna chiara, beh
Non è bene parlare
E del tempo insieme a Joana
In cui ci amavamo
Dell'acqua della laguna nera
E del mare blu.

Dei pescatori che cantano
Mentre tirano la rete:
Araruê - ô - ta-ta-te - marembê
Araruê - ô - ta-ta-te - marembê.

CHORDS

Mi
Tenho saudade da Bahia.
                   La
De quando estive com Joana,
                    Mi
Minha namorada, por lá.
      La                   Si
Da água negra da lagoa
         Mi
E do azul do mar.
               La                 Si
Da areia branca e dos mistérios
               Mi
De Iemanjá.
           La                  Si
Das histórias das morenas
             Mi
De encantar.
      La                   Si
Da água negra da lagoa
         Mi
E do azul do mar.
            La
Da lua clara, hein,
 Si                Mi
Nem é bom falar.
       La             Si
Das horas que Joana
         Mi
Quis amar.
      La                   Si
Na água negra da lagoa
         Mi
E no azul do mar.
                La          Si
Dos pescadores cantando
              Mi
Pra rede puxar:
 La   Mi        La                    Mi
Araruê - ô - ta-ta-te - marembê
 La   Mi        La                    Mi
Araruê - ô - ta-ta-te - marembê.

L'angolo delle curiosità:

La canzone non è mai stata eseguita dal vivo da Toquinho.


sabato 20 maggio 2017

Carolina Carol bela






STORIA DELLA CANZONE:

L'altra canzone di Toquinho in "team" con Jorge Ben  era "Carolina Carol bela", dedicata  alla fidanzata dell'epoca di Toquinho, appunto tale Carolina.
La canzone finì oltre che sull'album "Toquinho" uscito nel 1970, anche come lato B del 45 giri che aveva come lato A "Que maravilha".
La canzone non ebbe il successo tributato a "Que maravilha", ma resta un pezzo godibile e divertente, molto ritmato.
Toquinho e Jorge Ben si alternano al canto, mentre il tappeto ritimico è affidato alle chitarre acustiche e alla batteria, il "cuica" da colore alla canzone donandogli quel "sapore" tutto brasiliano.

CAROLINA CAROL BELA

Foi numa tarde de domingo
que alguém perguntando por ela chegou
deixando o meu coração tristonho,
enciumado, morrendo de amor

Eu falei, eu menti, eu chorei, eu sorri dizendo
Eu falei, eu menti, eu chorei, eu sorri dizendo

que ela mora no meu peito
e eu moro vizinho a ela
e eu fico desse jeito
pensando nos beijos, nos carinhos dela

Carolina, Carol, Carol, Carolina bela
Carolina, Carol, Carol, Carolina bela
Ca, Ca, Ca, Carol
Ca, Ca, Carolina,
Ca, Ca, Ca, Carol
Ca, Ca, Carolina,

Carolina, Carol, Carol, Carolina bela
Carolina, Carol, Carol, Carolina bela

TRADUZIONE

E' stato un pomeriggio di domenica
Che qualcuno arrivò chiedendo di lei
Lasciando il mio cuore triste,
geloso, morir d'amore

Io parlai, mentii, piansi e sorrisi dicendo 
Io parlai, mentii, piansi e sorrisi dicendo 

Che lei vive nel mio petto
E io vivo vicino a lei
E mi ritrovo a
Pensare ai suoi baci e alle sue carezze 

Carolina. Carol, Carol, Carolina bella
Carolina. Carol, Carol, Carolina bella
Ca, Ca, Ca, Carol
Ca, Ca, Carolina,
Ca, Ca, Ca, Carol
Ca, Ca, Carolina,

Carolina. Carol, Carol, Carolina bella
Carolina. Carol, Carol, Carolina bella

CHORDS *

Intro: A#m Bm     F#m     Cm C#m     F#m     A#m Bm     F#m      
      C#m7     C#m7/G     F#m     Bm7     F#m7     C#m7     F#m7     Bm7     
      F#m7     C#m7     F#m7

            Bm7           F#m7
Foi  numa   tarde  de  domingo 
                    C#m7               F#m7
que  alguém  perguntando  por  ela  chegou 
              Bm7               F#m7
deixando  o   meu  coração  tristonho, 
      C#m7                 F#m7
enciumado,  morrendo  de  amor 
      Bm7          E7          A6/7      C#m7     F#m7
Eu  falei,  eu  menti,  eu  chorei,  eu  sorri  dizendo 
      Bm7          E7          A6/7      C#m7     F#m7
Eu  falei,  eu  menti,  eu  chorei,  eu  sorri  dizendo
           Bm7            F#m7
que  ela   mora  no  meu  peito 
       C#m7              F#m7
e  eu  moro  vizinho  a  ela 
         Bm7        F#m7
e  eu  fico  desse  jeito 
                C#m7            F#m7
pensando  nos   beijos,  nos  carinhos  dela 
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
    Bm       E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
Bm7              F#m7
Ca,  Ca,  Ca,  Carol 
C#m7          F#m 7-
Ca,  Ca,  Carolina, 
Bm7              F#m7
Ca,  Ca,  Ca,  Carol 
C#m7          F#m7
Ca,  Ca,  Carolina, 
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
(improviso)
Bm7     F#m7     C#m7     F#m7     Bm7     F#m7     C#m7     F#m7
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
Bm7              F#m7
Ca,  Ca,  Ca,  Carol 
C#m7          F#m 7-
Ca,  Ca,  Carolina, 
Bm7              F#m7
Ca,  Ca,  Ca,  Carol 
C#m7          F#m7
Ca,  Ca,  Carolina,
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela 
(improviso)
Bm7     E7     A6/7     C#m7     F#m7      
    Bm7      E7      A6/7      C#m7   F#m7   F#7(9)
Carolina,  Carol,  Carol,  Carolina  bela
 
 

 * Gli accordi fanno riferimento alla versione acustica dell'album "Toquinho e suas cançoes preferidas"

Cominciamo la carrellata delle varie versioni della canzone, ecco quella ufficiale contenuta nell'album "Toquinho" uscito nel 1970:



Nel 1996 Toquinho registra una versione tutta sua della canzone, dandogli un ritmo più frenetico e ricamandoci sopra i suoi splendidi "solo" chitarristici, l'album che la contiene è "Toquinho e suas cançoes preferidas":


Nel 2001 esce una versione con accompagnamento orchestrale nel cd "Mulher, amor e romantismo":



L'angolo dei video:

Questa è una versione "live" eseguita in uno studio televisivo brasiliano da due giovanissimi Toquinho e Jorge Ben :




Negli anni novanta la coppia si incontra di nuovo per eseguire il pezzo dal vivo nella rete televisiva "Tv Cultura", gustiamoci quest'altra performance:



I prossimi due video invece sono veri e propri "live", la canzone è infatti eseguita durante dei concerti e non in degli studi televisivi.
Il primo vede Anna Setton a duettare con il nostro Toquinho,siamo nel luglio 2012 al festival jazz di San Javier:




Nel secondo video c'è Kabelo a duettare con Toquinho durante lo show "Afinidades" al Sesc Santana di San Paolo:


 
L'angolo delle rarità:

Chiudiamo con questa clip rara di Toquinho che parla di Jorge Ben ed esegue la canzone alla chitarra:







giovedì 18 maggio 2017

Que maravilha




Dopo aver fatto l'esperienza italiana, Toquinho tornò in Brasile ma non potè mandare nessuna notizia buona a Chico come auspicava il verso della canzone "Samba de Orly", infatti la situazione politica del paese sud-americano era addirittura peggiorata, Caetano Veloso e Gilberto Gil ad esempio, furono messi in prigione per circa un mese e poi una volta liberati gli fu imposto un esilio in terra londinese.
Come loro, tanti altri artisti furono costretti a lasciare il paese.
Il biennio '69-'70 fu per Toquinho fu un periodo importante e gratificante, pubblicò il suo secondo album (Il primo contenente sue composizioni) e scrisse insieme all'amico Jorge Ben il brano "Que maravilha" che riscosse un enorme successo.

STORIA DELLA CANZONE:

 La canzone fu la prima di Toquinho, registrata con la sua voce, a finire su un disco.
"Lua cheia", "Samba de Orly" e "Boca da noite" furono infatti inizialmente incise da Chico Buarque (le prime due) e Ivete e solo dopo diversi anni registrate da Toquinho nei suoi dischi.
L'amicizia tra Jorge Ben e Toquinho iniziò al ristorante "Patachou" che stava nella Rua Augusta a San Paolo, lì Toquinho era solito andare con la sua fidanzata Carolina ed è proprio a quest'ultima che la canzone è dedicata.
In uno di questi incontri Jorge, che fino ad allora non aveva collaborato con altri artisti, mostrò a Toquinho  la prima parte di una sua composizione: "Là fora està chovendo..." insieme buttarono giù la melodia della seconda parte e poi Toquinho scrisse il testo restante: "Por entre bancarios...".
Decisero poi di iscrivere la canzone alla "Feira da Musica Popular Brasileira" trasmessa dalla TV Tupi. Inizialmente i due avrebbero voluto che la canzone fosse interpretata da Gal Costa, che però aveva altri impegni, furono allora proprio Toquinho e Jorge Ben (che qualche anno dopo cambiò il suo nome in Jorge Ben Jor) ad eseguire il pezzo, che si classificò al primo posto.
Rapidamente "Que maravilha" entrò nel cuore dei brasiliani, lanciando Toquinho nell'olimpo della musica che conta. La canzone fu registrata e venduta in un singolo che aveva come lato B un'altra composizione di Toquinho e Jorge Ben, dal titolo "Carolina, Carol Bela", di cui parleremo nel prossimo articolo.
Quel periodo però non fu solo "rose e fiori", Toquinho prese parte ad uno show diretto da Fernando Faro dal titolo "Que Maravilha" che andò in scena al Teatro Cacilda Becker, allo spettacolo partecipavano anche Paulinho da Viola, Aracy de Almeida, Jorge Ben jor, il Trio do Luiz Melo e il Trio Mocotò.
Lo show però fu un fallimento, poche persone vennero ad assistere.
"Una sera ci esibimmo per circa 20 persone", racconta Toquinho.

 QUE MARAVILHA


Lá fora está chovendo
Mas assim mesmo
Eu vou correndo
Só prá ver o meu amor
Ela vem toda de branco
Toda molhada
E despenteada
Que Maravilha
Que coisa linda
Que é o meu amor...(2x)

Por entre bancários
Automóveis
Ruas e avenidas
Milhões de buzinas
Tocando sem cessar...

Ela vem chegando de branco
Meiga, linda, pura
E muito tímida
Com a chuva molhando
Seu corpo
Que eu vou abraçar...

E a gente no meio da rua
Do mundo, no meio da chuva
A girar!
Que Maravilha!
A girar!
Que Maravilha!
A girar!
Que Maravilha!...

Lá fora está chovendo
Mas assim mesmo
Eu vou correndo
Só prá ver o meu amor
Ela vem toda de branco
Toda molhada
E despenteada
Que Maravilha
Que coisa linda
Que é o meu amor...

Por entre bancários
Automóveis
Ruas e avenidas
Milhões de buzinas
Tocando sem cessar...

Ela vem chegando de branco
Meiga, linda e pura
E muito tímida
Com a chuva molhando
Seu corpo
Que eu vou abraçar...

E a gente no meio da rua
Do mundo, no meio da chuva
A girar!
Que Maravilha!
Que Maravilha!
Que Maravilha!...

TRADUZIONE                    

La fuori sta piovendo
Ma in ogni caso 
Correrò 
Solo per vedere il mio amore
Si presenta tutta in bianco
Tutta bagnata
E spettinata
Che meraviglia
Che cosa bella
E' il mio amore

Tra banche
Automobili
Strade e viali
Milioni di clacson
Suonano incessantemente

Lei è in arrivo tutta bianca
Dolce, bella e pura
E molto timida
Con la pioggia che bagna
Il suo corpo
Che abbraccerò

E noi in strada nel mezzo della strada
Del mondo, in mezzo alla pioggia
A girare
Che meraviglia!
Che meraviglia!
Che meraviglia!

L'angolo degli accordi:

[Intro:] F7(13) Fm6 Em7 D#º Dm7 C#7(b5) C7M F/G G7(b9)

C7M             Dm7              Em7
Lá fora está chovendo, mas assim mesmo
          F7M         C7M Am Dm7 G7 Eb7M G7(4) Dm7 G7
Eu vou correndo só pra ver o meu amor
    C7M          Dm7            Em7
Ela vem toda de branco, toda molhada
         F7M           C7M
E despenteada, que maravilha,
    Am7   Dm7            G7  C7M
Que coisa linda que é o meu amor

   F/G                                     C7M
Por entre bancários, automóveis, ruas e avenidas
   F/G                G7                     Eb7M G7(4)
Milhões de buzinas tocando em harmonia sem cessar
    F/G                                          C7M
Ela vem chegando de branco, meiga, linda e muito tímida
       F/G                                 E6(9)
Com a chuva molhando seu corpo que eu vou abraçar
    F7M                                         Dm7  G7
E a gente no meio da rua, do mundo, no meio da chuva,

    C7M         Gm/Bb        Am         G6/b13
A girar, que maravilha, a girar, que maravilha
    F7M        C#7(#9) C7M
A girar, que maravilha

    C7M   Gm/Bb   Am G6/b13  F7M Bb7(9) Dm7
A girar, que maravilha, que maravilha
       C#7M A7M
Que maravilha
 
 
Iniziamo ad ascoltare la traccia "ufficiale" ovvero la registrazione finita
sul secondo album di Toquinho, il primo a contenere sue composizioni, uscito
nel 1970:
 
 
 

 Sempre uscito nel 1970 c'è il bellissimo album "Vinicius de Moraes, Maria Creuza e
 Toquinho en la Fusa", si tratta in realtà di un finto live, ricreato in studio.
 Registrare nel locale argentino della "Fusa" si era infatti rivelato impossibile,
 i risultati audio non erano dei migliori e si decise quindi di riportare il repertorio
 del concerto in studio e registrarlo in buona qualità.
 Toquinho ricorda che il disco fu registrato in due sessioni notturne di otto ore 
 l'una, sentiamo questa versione, che tra le tante è quella che preferisco, sia per 
 il tipo di accompagnamento musicale sia per la splendida voce di Maria Creuza:




 Una versione solo voce e chitarra la troviamo nell'album "Toquinho, la chitarra e gli amici" uscito in Italia nel 1981:



Nel disco "Toquinho trinta anos de musica" del 1994 troviamo di nuovo Toquinho in coppia con Jorge Ben Jorge, ad eseguire questo evergreen, l'arrangiamento scelto questa volta è molto lento rispetto alla versione ufficiale e presenta anche l'accompagnamento del pianoforte e degli strumenti a fiato:


 Un'altra esecuzione solo chitarra e voce, tratta dall'album "Toquinho e suas cançoes preferidas" uscito nel 1996, rispetto alla versione del 1981, questa è più articolata e contiene anche un assolo:



Ora una versione con tanto di orchestra, registrata per l'album "Mulher, amor e romantismo" uscito nel 2001:




L'angolo live:


Versione live proveniente dall'album "A luz do solo", nell'intro Toquinho racconta brevemente l'importanza di questa canzone per la sua carriera e della collaborazione con Jorge Ben:



 Nel 1999 Toquinho interpreta la canzone insieme ad un altro simbolo della musica brasiliana, il grande Paulinho da Viola, il live che li vede protagonisti è documentato nell'album "Sinal Aberto":




Questa invece è una versione live "full band" del 1997, presa da un concerto in Italia, mentre celebra i 30 anni di carriera musicale:



 Quest'altra versione è stata invece registrata nel 2001 durante il programma "Um barzinho e um violao", questa volta Toquinho si esibisce da solo, senza band di supporto:


Qua siamo invece nel 2008, un'altra live version solo chitarra e voce:



L'angolo delle rarità:

 In questo video Toquinho parla di quanto ammiri Jorge Ben Jor ed esegue "Que maravilha" alla chitarra:




 In quest'altro video vediamo Toquinho e Jorge Ben eseguire insieme la canzone, il primo con la sua chitarra classica, il secondo molto più a suo agio con l'elettrica:



Ora una versione del solo Jorge Ben e la sua band ad eseguire il pezzo:




Chiudiamo con un'altra performance di Toquinho che esegue la canzone nel 1990 durante il programma tv "Ensaio", anche qui non manca di elogiare le doti umane e musicali del suo amico, evidenziando come sia stato l'unico ad avere una collaborazione artistica con Jorge Ben Jor:






venerdì 5 maggio 2017

Na boca da noite


STORIA DELLA CANZONE:

"Na boca da noite" è una delle prime canzoni scritte da Toquinho, per la precisione nel 1968.
Come accaduto per "Lua cheia" e "Samba de Orly" anche questa canzone è stata composta a due mani, la melodia è di Toquinho mentre le parole sono di Paulo Vanzolini, uno zoologo con l'hobby della composizione, che scrisse tra le altre "Ronda" e "Voltar por cima".
Toquinho era amico di Vanzolini e una sera si incontrarono al "Jogral" un bar molto frequentato a San Paolo negli anni 60,  Vanzolini portò con sè un foglio in cui c'erano scritti dei versi, chiedendo a Toquinho se poteva musicarli. Il chitarrista di San Paolo fu felicissimo di lanciarsi in questo lavoro, anche perché aveva sempre desiderato poter collaborare con Vanzolini, che già all'epoca godeva di una buona reputazione come paroliere.
Toquinho raccontò in seguito, in molte interviste, come fosse stimolato da quella sfida, infatti quando componeva, Toquinho cercava sempre di creare una melodia che avesse una forza propria, che desse l'impressione di esser stata scritta indipendentemente dal testo a cui poi sarebbe stata legata.
Questa volta aveva invece quasi tutto il testo bello pronto e fu molto arduo trovare una linea melodica che suonasse "naturale" per "Na boca da noite".
Il risultato alla fine premiò Toquinho, la melodia uscì molto bella e si sposò alla grande con il testo di Vanzolini, testo che poi fu ampliato con l'aggiunta di un'ulteriore strofa.
La canzone venne interpretata da Ivete e dal suo gruppo denominato "Vocal 4" al 3° Festival Internazionale della Canzone Popolare, classificandosi all'ottavo posto, festival che venne vinto da "Sabia" scritta da Tom Jobim e da Chico Buarque.
Toquinho inciderà la canzone solo nel 1974, inserendola nell'album "Boca da Noite".
All'epoca l'uscita di questo disco, con cui Toquinho si "separava" artisticamente da Vinicius de Moraes, collaborando con altri artisti quali Vanzolini e Vandré, fu visto come la fine della collaborazione tra il poeta carioca e il chitarrista paulistano, niente di più sbagliato, i due continuarono a scrivere insieme canzoni di successo e a pubblicare album per altri sei anni.
Vanzolini e Toquinho scrissero insieme altre due canzoni: "Nao fim nao se perde nada" e "Noite longa" che analizzeremo più avanti.

NA BOCA DA NOITE

Cheguei na boca da noite,
Parti de madrugada
Eu não disse que ficava
Nem você perguntou nada

Na hora que eu ia indo,
Dormia tão descansada,
Respiração tão macia,
Morena nem parecia
Que a fronha estava molhada
Vi um rosto na janela,
Parei na beira da estrada

Cheguei na boca da noite,
Saí de madrugada

Gente da nossa estampa
Não pede juras nem faz,
Ama e passa, e não demonstra
Sua guerra, sua paz

Quando o galo me chamou,
Eu parti sem olhar pra trás
Porque, morena, eu sabia,
Se olhasse, não conseguia
Sair dali nunca mais
Vi um rosto na janela,
Parei na beira da estrada

Cheguei na boca da noite,
Saí de madrugada
O vento vai pra onde quer

A água corre pro mar
Nuvem alta em mão de vento
É o jeito da água voltar
Morena, se acaso um dia
Tempestade te apanhar
Não foge da ventania,
Da chuva que rodopia,
Sou eu mesmo a te abraçar

Vi um rosto na janela,
Parei na beira da estrada
Cheguei na boca da noite,
Saí de madrugada

TRADUZIONE

Sono arrivato al calar della notte
Partendo all'alba
Non dissi che arrivavo
Ne tu mi chiedesti nulla

Nel momento in cui stavo andando via
Dormiva così profondamente
Respirazione così lieve
Ragazza non sembrava
Che la federa era bagnata
Ho visto un volto alla finestra
Mi sono fermato sul ciglio della strada

Sono arrivato al calar della notte
Partendo all'alba

La gente del nostro posto
Non chiede, giura né fa
Ama e tira avanti non mostrando
La  guerra e la pace

Quando il gallo mi chiamò
Sono partito senza voltarmi indietro
Perché ragazza io sapevo
Che se avessi guardato non sarei 
Mai andato via da lì

Ho visto un volto alla finestra
Mi sono fermato sul ciglio della strada

Sono arrivato al calar della notte
Partendo all'alba
Il vento va dove vuole

L'acqua scorre verso il mare
Nuvole alte nella mano del vento
E' il modo in cui l'acqua torna
Ragazza, se per caso un giorno
La tempesta ti catturasse
Non sfuggire al vento
Di pioggia che vortica
Sono io stesso ad abbracciarti

Ho visto un volto alla finestra
Mi sono fermato sul ciglio della strada
Sono arrivato al calar della notte
Partendo all'alba

L'angolo degli accordi:

(introdução)

Bb     Bb/C     Bb/B     Bb     Bb/C     Bb/B     Bb


      Bb                 C/Bb
Che - guei na  boca  da  noite, 

      Bb              Bb7/9 (omit3)   Bb7
par - ti  de  madru - gada

         Eb               Gm/D 
Eu  não  disse  que  fi - cava 

          Eb/Db           Ab/C
nem  você      perguntou  nada

    Eb7/Bb             Ab6
Na  hora  que  eu  ia  indo, 

      Bb/Ab              Eb/G
dor - mia   tão  descan - sada,

      Bb/Ab              Eb/G
res - piração  tão  ma - cia, 

     Bbm7(11)   Eb7         Dm7(b5)
mo - rena       nem   pare- cia 

        G7                 C4
que  a  fronha  estava  mo - lhada

        C/Bb            F/A   C/Bb
Vi  um  rosto  na  ja - nela, 

                           F/A
parei  na  beira  da  es - trada

      Bb/Ab        Eb/D       Ab/Gb   Db/B
Che - guei  na  bo -  ca  da  noite, 

    G/F     C/Bb    F/E
saí     de  madruga -   da

Bb                    C/Bb     Bb
Gente  da  nossa   es -  tampa 

                       Bb7/9 (omit3)   Bb7
não  pede  juras  nem  faz, 

        Eb                   Gm/D
ama  e  passa,  e  não  de - monstra 

     Eb/Db        Ab/C
sua  guerra,  sua paz

           Eb7/Bb             Ab6
Quando  o  galo  me  chamou, 

          Bb/Ab                      Eb/G
eu  par - ti  sem  olhar  pra  trás

      Bb/Ab                   Eb/G
por - que,  morena,  eu  sa - bia, 

        Bbm7(11)   Eb7              Dm7(b5)
se  o - lhasse,        não  conse - guia 

     G7               C4
sa - ir  dali  nunca  mais

        C/Bb            F/A
Vi  um  rosto  na  jane -   la, 

     C/Bb                      F/A
pa - rei  na  beira  da  estra -  da

      Bb/Ab          Eb/Db       Ab/Gb     Db/B
Che - guei  na  bo - ca  da  noi -     te, 

     G/F     C/Bb    Dm7   Db7+
saí      de  madru - ga -  da 

C                         D/C
O  vento  vai  pra  onde  quer

   C                 C7/9 (omit3)   C7
A  água  corre  pro  mar

       F                  Am/E
Nuvem  alta  em  mão  de  vento 

          F/Eb                   Bb/D
é  o  jei -    to  da  água  vol -    tar

  F7/C                  Bb6
Morena,  se  acaso  um  dia 

      C/Bb               F/A
tempestade  te  apanhar 

     C/Bb           F/A
não  foge  da  ventania, 

         Cm7(11)       F7
da  chu  -  va    que  rodopia, 

Em7(b5)      A7                   D4
sou  eu  mes - mo  a  te  abraçar

        D/C             G/B
Vi  um  rosto  na  jane -   la,  

     
     D/C                       G/B
pa - rei  na  beira  da  estra -   da

      C/Bb        F/Eb         Bb/Ab
Che - guei  na  bo -   ca  da  noite, 

Eb/Db  A/G     D/C     G/F
saí        de  madruga -   da

      C/Bb          F/Eb         Bb/Ab
Che - guei   na  bo -    ca  da  noite, 

Eb/Db   A/G       D/C       G4    G
saí                de  madrugada
 
Per iniziare, sentiamoci la versione fatta da Ivete e dal suo gruppo denominato "Vocal 4", classificatasi ottava al 3° Festival Internazionale della canzone popolare:



La versione di Toquinho viene pubblicata nel 1974, sull'album "Boca da noite":




Nel 1983 Toquinho ne registra una nuova versione, includendola nell'album "Aquarello" per il mercato italiano e nell'album "Acuarela" per quello spagnolo.
Rispetto alla versione del 1974 ci sono molte differenze nell'arrangiamento, qua infatti troviamo, armonica a bocca, violini e batteria, quess'ultima inizia nella seconda parte della canzone:




Quest'altra bella versione invece si caratterizza per la presenza del pianoforte ed è contenuta nell'album "Toquinho trinta anos de musica" uscito nel 1994:



Del 1996 questa versione solo voce e chitarra, contenuta nell'album "Toquinho e suas cançoes preferidas":




Chiudiamo questa collezione di canzoni in studio con una versione con tanto di orchestra, reperibile nell'album "Toquinho e Orquestra-Mulher amore e romantismo-":




L'angolo live:

Per l'angolo delle canzoni dal vivo ecco una versione solo voce e chitarra contenuta nell'album "A luz do solo" uscito nel 1985:





Questa invece è del 2012 eseguita nel locale "Tom Jazz" di San Paolo:





L'angolo dei video:

Il primo video è una esecuzione della canzone fatta da Toquinho insieme al suo amico e maestro Paulinho Nogueria e datata 1974:



La seconda è più recente ed è contenuta nel dvd "Toquinho e outros" del 2002:



Terzo e ultimo video, tratto dall'esibizione di Toquinho nel programma "Ensaio" del 1990, da cui è stato tratto anche un dvd, prima della canzone Toquinho racconta l'incontro con Vanzolini ed il modo in cui è nata la loro collaborazione:






martedì 2 maggio 2017

Samba de Orly



Siamo nel 1966 e Toquinho dopo aver composto la sua prima canzone, "Lua Cheia", è pronto a pubblicare anche il suo primo disco, un album completamente strumentale dal titolo: "O violao do Toquinho".
Questo lavoro mette in luce l'abilità alla chitarra di Toquinho che sceglie come repertorio pezzi di Vinicius de Moraes (che per un segno del destino sarà il suo compagno di composizioni negli anni avvenire), Baden Powell, Elis Regina, Carlos Lyra e del suo amico Chico Buarque.
Del disco esiste anche un'altra versione dal titolo "A bossa do Toquinho".
Ad accompagnare Toquinho sono presenti Ely Arcoverde all'organo, Thommas Lee al flauto e Josè Roberto Marco Antonio alla batteria.
Da notare come la canzone "Triste amor que vai a morrer" sia l'unica composizione di Elis Regina mai registrata da Toquinho. 
Ecco tutte le tracce del disco: 


  1. Marcha da quarta feira de Cinzas/Sonho de um carnaval
  2. Triste amor que vai morrer
  3. Deixa
  4. Requiem para um amor
  5. Zambi
  6. Valsa de Euridice
  7. Antes e depois
  8. Canto de Ossanha
  9. Pequeno concerto que virou cançao
  10. Allemande
  11. Da-me
  12. Olè-olà


 All'interno del disco è riportata anche una breve nota di Paulinho Nogueira, il chitarrista che ha fatto da maestro a Toquinho, che ricorda di aver capito che quell'allievo avesse qualcosa di speciale già dalla seconda lezione, Toquinho infatti non si limitava ad eseguire gli esercizi per casa ma esplorava lo strumento per conto proprio con una curiosità e una dedizione che negli altri allievi mai aveva visto.
Nel 1968 Toquinho andò in Italia per la prima volta per aiutare Chico Buarque che stava registrando un disco insieme ad Ennio Morricone dal titolo "Per un pugno di Samba".
Intanto in Brasile era stata instaurata la dittatura e molti artisti e intellettuali lasciarono il paese, Chico Buarque, ai auto esiliò a Roma.
Nel 1969 Toquinho collaborò ad un altro disco, "La vita, amico è l'arte dell'incontro", suonando la chitarra in alcune canzoni. Questo album vedeva la partecipazione di due grandi poeti, Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti nonché del cantante Sergio Endrigo. In questo LP si alternano pezzi cantati, a firma di Vinicius de Moraes, Jobim, Baden Powell, e poesie recitate da Ungaretti e dallo stesso Vinicius.

STORIA DELLA CANZONE:

"Samba de Orly", è una collaborazione tra Chico e Toquinho, come avvenuto per "Lua cheia", il primo si occupa del testo e il secondo compone la melodia.
Chico come già detto stava a Roma, un po' per scappare dalla dittatura in Brasile ma anche perché aveva ottenuto alcune offerte lavorative dopo che la sua canzone "A banda" aveva fatto grande successo in terra italica, inviò un telegramma a Toquinho,  invitandolo a raggiungerlo a Roma visto che aveva ottenuto un ingaggio per una piccola turnè, il chitarrista paulista ricorda ancora il testo del telegramma che recitava: "Prepare passaporte mala saco violao ficando pronto para nossa chamada breve", ma quando Toquinho arrivò a Roma scoprì che non c'era nessun concerto in programma. A questo punto le tesi divergono, Chico afferma che gli show erano in agenda ma l'impresario che aveva organizzato il tutto si era dileguato, Toquinho invece racconta che quella di Chico era stata una mossa per farlo venire a Roma a fargli compagnia, visto che si sentiva solo.
Ad ogni modo, oltre il danno la beffa, ricorda divertito Toquinho, visto che essendo in bolletta e dovendo pagare il conto salatissimo dell'hotel Rafael dove aveva alloggiato, Chico gli chiese dei soldi in prestito!
Comunque poco più tardi la coppia riuscì finalmente a trovare un ingaggio, facendo una breve turnè insieme a Josephine Baker.
Nel novembre del 1969 Toquinho decise di ritornare in Brasile, ma prima di andar via fece ascoltare una sua nuova composizione a Chico, chiedendogli se poteva metterci un testo, in quel giorno stesso Buarque scrisse una parte della canzone, che poi venne collocata alla fine: "Vè como è que anda, aquela vida à toa, se puder me manda uma noticia boa". Il resto del testo venne completato un anno dopo nel 1970 e quando Chico lo presentò a Toquinho, quest'ultimo stava in compagnia di Vinicius De Moraes, che apprezzò molto le liriche di Chico, ma pensava che il testo si potesse ancora migliorare, Chico concordò e l'obiettivo di Vinicius fu raggiunto, perché quello che desiderava il poeta De Moraes era proprio entrare col suo nome in questa bella composizione, scrisse quindi anch'esso una piccola parte di testo"Pede perdao pela omissao um tanto forçada" che andava a sostituire "Pede perdao pela duraçao dessa temporada" ritenuta, a opinione di Vinicius, una strofa dal significato troppo blando, visto tutto il tempo che Chico aveva passato da esiliato a Roma.
Chico e Toquinho accettarono la sostituzione ma la censura no! Tutto a quell'epoca in Brasile doveva essere sottoposto all'approvazione della censura prima di poter esser pubblicato.
Toquinho riferì al poeta Vinicius che la censura aveva bocciato la sua frase e senza scomporsi Vinicius rispose: "Possono proibire la frase ma non la nostra collaborazione".
La canzone doveva chiamarsi "Samba de Fiumicino" ma Fiumicino non era molto nota in Brasile, si optò allora per "Samba de Orly" visto che Orly era l'aeroporto dal quale arrivavano la maggioranza degli esiliati brasiliani.


SAMBA DE ORLY

Vai, meu irmão
Pega esse avião
Você tem razão de correr assim
Desse frio, mas beija
O meu Rio de Janeiro
Antes que um aventureiro
Lance mão

Pede perdão
Pela duração (Pela omissao)
Dessa temporada (Um tanto forçada)
Mas não diga nada
Que me viu chorando
E pros da pesada
Diz que vou levando
Vê como é que anda
Aquela vida à toa
Se puder me manda
Uma notícia boa

TRADUZIONE

Vai, fratello mio
Prendi questo aereo
Tu hai ragione di scappare
Da questo freddo, ma bacia
La mia Rio de Janeiro
Prima che un avventuriero
Vi metta sopra le mani

Chiedi perdono
Per la durata (Per l'assenza)
Di questo periodo (Un po' forzata)
Ma non dire
Che mi hai visto piangere
E a quelli del "gruppetto" (Ai potenti)
Di che tiro avanti
Vedi come vanno le cose
In questa vita alla deriva
E se puoi mandami
Una notizia buona

L'angolo degli accordi:

introdução)

C6/9  (omit3)     Db6/9  (omit3)     C6/9 (omit3)     G7/4(9)     G7(9)    



C7+                F#m7(b5)  
   Vai,  meu  irmão, 

B7               Em7
pega  esse  avião 

A7               Gm7
você  tem  razão 

   C7(9)              F7+
de      correr  assim 

            Fm6          Em7(6)
desse  fri  -   o,  mas  veja 

        Am7             Am6
o  meu  Rio  de  Janei  -   ro, 

       D7(9)                Dm7            C#7(#9)
antes  que  um   aventurei  -   ro  lance  mão

C7+         F#m7(b5)
Pede  perdão 

B7           Em7
pela  duração 

     A7               Gm7
des  -  sa   tempora  -   da 

          C7(9)     F7+
mas  não  diga  na  -   da 

         Fm6          E(b9)     E7
que  me  viu  choran  -    do 

         A7(b9/13)        Am6
e  pros  da         pesa  -   da 

              G13 (omit7)        Gm7(11)
diz  que  eu  vou        levan  -       do 

           C7            F7+
Vê   como  é   que   an  -   da 

        Fm6            E(b9)    E7
aquela  vida   à   to  -    a 

              A7(b9/13)          Am6
e  se   pu -  der       me   man -  da 

          G13 (omit7)      C      G7/4(9)   G7(9)  
uma  no - tícia       bo  -  a 


(improviso)

C6/9 (omit3)     F#m7(b5)     B7     Em7     A7     Gm7     Gm6     C7(9)     F7+     Fm6     Em7(6)

Am7     Am6     Dm7     C#7(#9)


 
C7+           F#m7(b5)
  Pede  perdão

B7            Em7
pela  omissão 

    A7           Gm7
um  tanto  for - çada 

          Gm6   C7(9)      F7+
mas  não  di -  ga     na  -   da 

         Fm6           E(b9)    E7
que  me  viu   choran  -    do 

         A7(b9/13)       Am6
e  pros  da         pesa -   da 

                G13 (omit7)       Gm7(11)
diz   que   eu  vou        levan -      do 

   C7                    F7+
e  vê  como  é  que  an  -   da 

        Fm6            E(b9)    E7
aquela  vida   à   to  -    a 

             A7(b9/13)           Am6
e  se   pu - der        me   man -   da 

          G13 (omit7)     B7(#9)  C6/9 (omit3)   C6/G   C7+/G   C/G   C7+/G   C6/9   C6/G
uma  no - tícia          bo -    a


Come avvenuto per "Lua cheia", fu Chico a registrare per primo la canzone, che finì nel disco "Construçao" uscito nel 1971, l'arrangiamento è puro samba, con percussioni, cuica e anche cori:



Nel 1976 la canzone viene pubblicata anche in un disco di Toquinho dal titolo "Toquinho- Il Brasile nella chitarra", è però una versione totalmente strumentale:




Tre anni più tardi, nel 1979 viene pubblicata anche una versione cantata in coppia da Chico e Toquinho, l'album si chiama "10 anos de Toquinho e Vinicius".
E' una versione senza arrangiamento di sorta, solo la splendida chitarra di Toquinho e le loro voci che si fondono alla perfezione, uno facendo la melodia bassa e l'altro quella alta, per poi scambiarsi i ruoli verso la fine:



Un'altra versione registrata in coppia da Chico e Toquinho può essere reperita nel cd "Toquinho trinta anos de musica" ed è più corta perché fa parte di un "medley" di tre canzoni, le altre due sono "Lua cheia" e "Samba pra Vinicius":



  Ed ora una versione con tanto di orchestra, si trova sul cd uscito nel 2003 dal titolo: "Toquinho e suas cançoes preferidas":




L'angolo live:

Questa canzone è stata portata live tantissime volte e spesso con arrangiamenti diversi, andiamoci a gustare insieme un po' di queste esibizioni, cominciando con il concerto tenuto da Toquinho in Giappone nel 1986 al "Bravas Club" insieme al sassofonista Sadao Watanabe, con cui l'anno dopo registrerà anche un album dal titolo "Made in coraçao".
Questa versione è contenuta nell'album "Vamos juntos", che ripropone il concerto di Toquinho in questo club giapponese:



Con questo video invece torniamo indietro di molti anni, per l'esattezza siamo nel 1978 nello studio 3 della televisione Svizzera a Lugano, un concerto registrato insieme ai grandi Tom Jobim, Vinicius de Moraes e Miucha, ne è stato tratto anche un dvd dal titolo "Musicalmente", da segnalare in questa versione il bellissimo "solo" di flauto ad opera di Roberto Sion:




Nel 1983 Toquinho tornò negli studi Rtsi della televisione svizzera per tenere un concerto, questa volta da solista, il suo compagno di mille canzoni, Vinicius de Moraes era morto nel 1980 e il chitarrista paulistano non mancò in questo concerto di omaggiare il grande poeta carioca.
La versione che proviene da questo concerto è molto simile a quella registrata nel '78 con Vinicius, con un bel solo di flauto, suonato stavolta da Ze Rubem, ma in più ci sono i bei cori di Eliana Estevao, di Bel e di Silvia Maria e soprattutto l'accompagnamento di Luciana al cavaquinho, piccola chitarra simile all'ukulele ma dal suono più squillante, che conferisce alla brillantezza, vivacità e gioia alla canzone:



Ora invece due belle esibizioni live fatta da Toquinho e Chico Buraque, la prima è un live del 1984 in Argentina, contenuto del dvd dedicato a Chico dal titolo "Meu caro amigo", ed uscito nel 2005:



Ecco la seconda:



Passiamo a quella che ha, tra tutte le versioni sentite fino ad ora, l'arrangiamento più jazz.
Al piano la bravissima e virtuosa Silvia Goes:



Dopo l'esibizione fatta in coppia con Watanabe, Toquinho torna ad interpretare la canzone insieme ad un sassofonista, questa volta si tratta di Leo Gandelman:


Vediamo ora due versione minimali, una eseguita durante un concerto e l'altra in uno studio televisivo, sono versioni solo chitarra e voce, che mettono forse ancora di più in risalto la grande abilità chitarristica di Toquinho:





L'angolo della curiosità:

Ora assistiamo a delle riprese davvero speciali, Toquinho, Vinicius e Chico sono in casa dei genitori di quest'ultimo, Maria Amelia Cesario Alvim e Sergio Buarque ed eseguono la canzone.
Vinicius racconta anche la storia che ha portato alla nascita della canzone:



Chiudiamo l'angolo delle curiosità con la versione sicuramente più "strana" e particolare, Toquinho la suona insieme a Paulo Ricardo, cantante, compositore e attore brasiliano.
La canzone ha un taglio moderno, con batteria elettronica ed effetti campionati.

 


L'angolo del tutorial:










mercoledì 19 aprile 2017

Lua cheia



Il vero nome di Toquinho è Antonio Pecci Filho e deve il suo soprannome alla madre, che quando era piccolo lo chiamava sempre "Meu toquinho de gente" ovvero mio pezzettino di gente, un modo di dire brasiliano per indicare che era piccoletto.
Nacque a San Paolo il 6 luglio del 1946.
Fin da piccolo si appassionò alla chitarra e la sua passione era così grande che non la abbandonava neanche per andare al bagno!
Il suo primo maestro di chitarra fu Paulinho Nogueira che dopo poche lezioni capì subito che Toquinho aveva delle doti incredibili.
Negli anni '70 iniziò una collaborazione artistica con il poeta Vinicius De Moraes che durò 10 anni fruttando canzoni bellissime e album indimenticabili.

STORIA DELLA CANZONE:

Il produttore e direttore Luiz Vergueiro aveva incluso Toquinho nell'elenco del musical "Balanço de Orfeu" che si sarebbe svolto sul finale del 1964 al Teatro Maria Della Costa.
Lo spettacolo era diviso in due parti, l'una indipendente dall'altra. La prima si chiamava "Na onda do balanço" e vedeva la partecipazione tra gli altri di Toquinho alla chitarra.
La canzone nacque proprio in quel clima di amicizia e fu Chico Buarque a scriverne le liriche, mentre la melodia fu composta da Toquinho.
Toquinho racconta:"Una sera mentre suonavo la chitarra, Chico si divertiva a inventarci sopra frasi e parole che facessero rima con una ragazza che faceva parte della compagnia, di nome Vera: "Linda noite que te espera, oh Vera/Quisera abrir janelas, fazer serao...."
Il giorno seguente realizzai che le parole erano buone e potevo crearci sopra una canzone.
Chico sicuramente più sobrio della notte precedente sostituì la parola "Vera" con "luna".
Le rime che finivano in "era" furono mantenute in rispetto all'ispirazione iniziale.
Nacque così "Lua cheia" la prima canzone di Toquinho con parole scritte da Chico Buarque.
"Lua cheia" due anni dopo, nel 1967, fu la prima canzone di Toquinho registrata nel disco "Chico Buarque de Hollanda volume 2".
Sulla copertina del disco Chico rivela il suo apprezzamento per la musica: "Lua cheia, la cui melodia mi incanta particolarmente, è opera di Toquinho".


LUA CHEIA

Ninguém vai chegar do mar
Nem vai me levar daqui
Nem vai calar minha viola que desconsola,
Chora notas pra ninguém ouvir
Minha voz ficou na espreita, na espera,
Quem dera abrir meu peito, cantar feliz
Preparei para você uma lua cheia
E você não veio, e você não quis
Meu violão ficou tão triste, pudera,
Quisera abrir janelas, fazer serão
Mas você me navegou, mares tão diversos
E eu fiquei sem versos, e eu fiquei em vão

TRADUZIONE
Nessuno giungerà dal mare
Né mi porterà via da qui
Né tacerà la mia chitarra, che triste 
piange note che nessuno sente
La mia voce era in agguato, in attesa,
Magari potessi aprire il mio petto, cantare felice
Ho preparato per te una luna piena
E tu non sei venuta, e tu non hai voluto
La mia chitarra era così triste, aimè
Mi piacerebbe aprire finestre, fare tardi
Però tu mi hai condotto in mari così diversi
E io sono rimasto senza parole, e io sono rimasto allibito


CHORDS



(introdução)

Am     D7/4     D7     G7+     C7+     F#m7(b5)     B7(b13)

Emadd9       F7(#11)     Emadd9       F7(#11)


      Em          B7(#9)      Emadd9      F7(#11)
Nin - guém   vai  chegar  do  mar 

     Em      B7(#9)     Em
nem  vai  me levar  da- qui 

                             Am        D7     Gadd9      G    C7+(6)
nem  vai  calar  minha  vi - ola  que  descon -      sola, 

    C7+    Am7/C   B7                  Dm/F   E7   
cho -  ra  notas   pra   ninguém  ou - vir 

Am7+                         Bm7(b5)     E7            E7/A    Am
   Minha  voz  ficou  na   esprei -      ta,  na  es - pera, 

                     Gm/Bb   A5+/9-    A(b9)     D7/4
quisera  abrir  meu  peito,  cantar         fe - liz 

Dm7                   F#m7(b5)     B7   E7+/4     Em7
Preparei   para  vo - cê      uma  lua  cheia 

Em            Am6/C   B7             Bm7(b5)   E7(#5)   E7   
e  você  não  veio,   e   você  não  quis  

Am7+                         Bm7(b5)   E7         E7/A    Am
    Meu  violão  ficou  tão  tris -    te,   pu - dera, 

                        Gm/Bb   A5+/9-    A(b9)  D7/4
quem  dera  abrir  ja - nelas,  fazer     se -   rão 

Dm7                    F#m7(b5)    B7      E7+/4         Em7
Mas  você  me   nave - gou  mares  tão  di -     versos 

Em                  Am6/C    B7                 Em    
e  eu  fiquei  sem  versos,  e  eu  fiquei  em  vão

(final)
B7(#9)    B7(b9)    Emadd9       F7(#11)     Em     B7(#9)     B7(b9)     Em7     Am     D7/4     D7

G7+     G6     C7+     Am/C     B7     C7+     Emadd9       C7+     Emadd9

Chico e Toquinho insieme al grande poeta Vinicius De Moraes.

La versione studio della canzone si trova sull'album di Chico Buarque "Chico Buarque de Hollanda volume 2" ed è cantata da Chico stesso:


Mentre nell'album Toquinho 30 anos de Musica, troviamo la canzone eseguita in coppia da Chico e Toquinho:


Una versione solo di Toquinho in studio invece la troviamo nel cd "Toquinho seu violao e suas cançoes vol.2" del 2003, con questo progetto l'artista brasiliano pubblica due cd con le sue più famose composizioni, registrate solo chitarra e voce, senza ulteriori arrangiamenti :



Per vedere la canzone su un disco ufficiale di Toquinho bisognerà attendere il 1981 quando in Italia per l'etichetta CDG viene pubblicato il disco "Toquinho, la chitarra e gli amici", è una versione solo chitarra molto bella, con un lungo intro strumentale, sentiamola:



Questa invece è una versione con accompagnamento orchestrale, uscita nel 2001, nel triplo disco "Toquinho e Orquestra" per la precisione nel secondo disco che ha come sottotitolo:"Mulher, amor e romantismo", gli altri due sono "Filosofia de Vida" e "Homenagem":




L'angolo live:

Toquinho esegue live Lua Cheia nel 1990,  durante il programma televisivo "Ensaio", raccontando anche la genesi della canzone:






L'angolo delle interviste:

Toquinho parla della genesi della canzone e la accenna alla chitarra:


L'angolo del tutorial:

Gustiamoci una performance strumentale della canzone: