Siamo nel 1966 e Toquinho dopo aver composto la sua prima canzone, "Lua Cheia", è pronto a pubblicare anche il suo primo disco, un album completamente strumentale dal titolo: "O violao do Toquinho".
Questo lavoro mette in luce l'abilità alla chitarra di Toquinho che sceglie come repertorio pezzi di Vinicius de Moraes (che per un segno del destino sarà il suo compagno di composizioni negli anni avvenire), Baden Powell, Elis Regina, Carlos Lyra e del suo amico Chico Buarque.
Del disco esiste anche un'altra versione dal titolo "A bossa do Toquinho".
Ad accompagnare Toquinho sono presenti Ely Arcoverde all'organo, Thommas Lee al flauto e Josè Roberto Marco Antonio alla batteria.
Da notare come la canzone "Triste amor que vai a morrer" sia l'unica composizione di Elis Regina mai registrata da Toquinho.
Ecco tutte le tracce del disco:
- Marcha da quarta feira de Cinzas/Sonho de um carnaval
- Triste amor que vai morrer
- Deixa
- Requiem para um amor
- Zambi
- Valsa de Euridice
- Antes e depois
- Canto de Ossanha
- Pequeno concerto que virou cançao
- Allemande
- Da-me
- Olè-olà
All'interno del disco è riportata anche una breve nota di Paulinho Nogueira, il chitarrista che ha fatto da maestro a Toquinho, che ricorda di aver capito che quell'allievo avesse qualcosa di speciale già dalla seconda lezione, Toquinho infatti non si limitava ad eseguire gli esercizi per casa ma esplorava lo strumento per conto proprio con una curiosità e una dedizione che negli altri allievi mai aveva visto.
Nel 1968 Toquinho andò in Italia per la prima volta per aiutare Chico Buarque che stava registrando un disco insieme ad Ennio Morricone dal titolo "Per un pugno di Samba".
Intanto in Brasile era stata instaurata la dittatura e molti artisti e intellettuali lasciarono il paese, Chico Buarque, ai auto esiliò a Roma.
Nel 1969 Toquinho collaborò ad un altro disco, "La vita, amico è l'arte dell'incontro", suonando la chitarra in alcune canzoni. Questo album vedeva la partecipazione di due grandi poeti, Vinicius de Moraes e Giuseppe Ungaretti nonché del cantante Sergio Endrigo. In questo LP si alternano pezzi cantati, a firma di Vinicius de Moraes, Jobim, Baden Powell, e poesie recitate da Ungaretti e dallo stesso Vinicius.
STORIA DELLA CANZONE:
"Samba de Orly", è una collaborazione tra Chico e Toquinho, come avvenuto per "Lua cheia", il primo si occupa del testo e il secondo compone la melodia.
Chico come già detto stava a Roma, un po' per scappare dalla dittatura in Brasile ma anche perché aveva ottenuto alcune offerte lavorative dopo che la sua canzone "A banda" aveva fatto grande successo in terra italica, inviò un telegramma a Toquinho, invitandolo a raggiungerlo a Roma visto che aveva ottenuto un ingaggio per una piccola turnè, il chitarrista paulista ricorda ancora il testo del telegramma che recitava: "Prepare passaporte mala saco violao ficando pronto para nossa chamada breve", ma quando Toquinho arrivò a Roma scoprì che non c'era nessun concerto in programma. A questo punto le tesi divergono, Chico afferma che gli show erano in agenda ma l'impresario che aveva organizzato il tutto si era dileguato, Toquinho invece racconta che quella di Chico era stata una mossa per farlo venire a Roma a fargli compagnia, visto che si sentiva solo.
Ad ogni modo, oltre il danno la beffa, ricorda divertito Toquinho, visto che essendo in bolletta e dovendo pagare il conto salatissimo dell'hotel Rafael dove aveva alloggiato, Chico gli chiese dei soldi in prestito!
Comunque poco più tardi la coppia riuscì finalmente a trovare un ingaggio, facendo una breve turnè insieme a Josephine Baker.
Nel novembre del 1969 Toquinho decise di ritornare in Brasile, ma prima di andar via fece ascoltare una sua nuova composizione a Chico, chiedendogli se poteva metterci un testo, in quel giorno stesso Buarque scrisse una parte della canzone, che poi venne collocata alla fine: "Vè como è que anda, aquela vida à toa, se puder me manda uma noticia boa". Il resto del testo venne completato un anno dopo nel 1970 e quando Chico lo presentò a Toquinho, quest'ultimo stava in compagnia di Vinicius De Moraes, che apprezzò molto le liriche di Chico, ma pensava che il testo si potesse ancora migliorare, Chico concordò e l'obiettivo di Vinicius fu raggiunto, perché quello che desiderava il poeta De Moraes era proprio entrare col suo nome in questa bella composizione, scrisse quindi anch'esso una piccola parte di testo"Pede perdao pela omissao um tanto forçada" che andava a sostituire "Pede perdao pela duraçao dessa temporada" ritenuta, a opinione di Vinicius, una strofa dal significato troppo blando, visto tutto il tempo che Chico aveva passato da esiliato a Roma.
Chico e Toquinho accettarono la sostituzione ma la censura no! Tutto a quell'epoca in Brasile doveva essere sottoposto all'approvazione della censura prima di poter esser pubblicato.
Toquinho riferì al poeta Vinicius che la censura aveva bocciato la sua frase e senza scomporsi Vinicius rispose: "Possono proibire la frase ma non la nostra collaborazione".
La canzone doveva chiamarsi "Samba de Fiumicino" ma Fiumicino non era molto nota in Brasile, si optò allora per "Samba de Orly" visto che Orly era l'aeroporto dal quale arrivavano la maggioranza degli esiliati brasiliani.
SAMBA DE ORLY
Vai, meu irmão
Pega esse avião
Você tem razão de correr assim
Desse frio, mas beija
O meu Rio de Janeiro
Antes que um aventureiro
Lance mão
Pede perdão
Pela duração (Pela omissao)
Dessa temporada (Um tanto forçada)
Mas não diga nada
Que me viu chorando
E pros da pesada
Diz que vou levando
Vê como é que anda
Aquela vida à toa
Se puder me manda
Uma notícia boa
TRADUZIONE
Vai, fratello mio
Prendi questo aereo
Tu hai ragione di scappare
Da questo freddo, ma bacia
La mia Rio de Janeiro
Prima che un avventuriero
Vi metta sopra le mani
Chiedi perdono
Per la durata (Per l'assenza)
Di questo periodo (Un po' forzata)
Ma non dire
Che mi hai visto piangere
E a quelli del "gruppetto" (Ai potenti)
Di che tiro avanti
Vedi come vanno le cose
In questa vita alla deriva
E se puoi mandami
Una notizia buona
L'angolo degli accordi:
Come avvenuto per "Lua cheia", fu Chico a registrare per primo la canzone, che finì nel disco "Construçao" uscito nel 1971, l'arrangiamento è puro samba, con percussioni, cuica e anche cori:
Nel 1976 la canzone viene pubblicata anche in un disco di Toquinho dal titolo "Toquinho- Il Brasile nella chitarra", è però una versione totalmente strumentale:
Tre anni più tardi, nel 1979 viene pubblicata anche una versione cantata in coppia da Chico e Toquinho, l'album si chiama "10 anos de Toquinho e Vinicius".
E' una versione senza arrangiamento di sorta, solo la splendida chitarra di Toquinho e le loro voci che si fondono alla perfezione, uno facendo la melodia bassa e l'altro quella alta, per poi scambiarsi i ruoli verso la fine:
Vai, meu irmão
Pega esse avião
Você tem razão de correr assim
Desse frio, mas beija
O meu Rio de Janeiro
Antes que um aventureiro
Lance mão
Pede perdão
Pela duração (Pela omissao)
Dessa temporada (Um tanto forçada)
Mas não diga nada
Que me viu chorando
E pros da pesada
Diz que vou levando
Vê como é que anda
Aquela vida à toa
Se puder me manda
Uma notícia boa
TRADUZIONE
Vai, fratello mio
Prendi questo aereo
Tu hai ragione di scappare
Da questo freddo, ma bacia
La mia Rio de Janeiro
Prima che un avventuriero
Vi metta sopra le mani
Chiedi perdono
Per la durata (Per l'assenza)
Di questo periodo (Un po' forzata)
Ma non dire
Che mi hai visto piangere
E a quelli del "gruppetto" (Ai potenti)
Di che tiro avanti
Vedi come vanno le cose
In questa vita alla deriva
E se puoi mandami
Una notizia buona
L'angolo degli accordi:
introdução) C6/9 (omit3) Db6/9 (omit3) C6/9 (omit3) G7/4(9) G7(9) C7+ F#m7(b5) Vai, meu irmão, B7 Em7 pega esse avião A7 Gm7 você tem razão C7(9) F7+ de correr assim Fm6 Em7(6) desse fri - o, mas veja Am7 Am6 o meu Rio de Janei - ro, D7(9) Dm7 C#7(#9) antes que um aventurei - ro lance mão C7+ F#m7(b5) Pede perdão B7 Em7 pela duração A7 Gm7 des - sa tempora - da C7(9) F7+ mas não diga na - da Fm6 E(b9) E7 que me viu choran - do A7(b9/13) Am6 e pros da pesa - da G13 (omit7) Gm7(11) diz que eu vou levan - do C7 F7+ Vê como é que an - da Fm6 E(b9) E7 aquela vida à to - a A7(b9/13) Am6 e se pu - der me man - da G13 (omit7) C G7/4(9) G7(9) uma no - tícia bo - a (improviso) C6/9 (omit3) F#m7(b5) B7 Em7 A7 Gm7 Gm6 C7(9) F7+ Fm6 Em7(6) Am7 Am6 Dm7 C#7(#9) C7+ F#m7(b5) Pede perdão B7 Em7 pela omissão A7 Gm7 um tanto for - çada Gm6 C7(9) F7+ mas não di - ga na - da Fm6 E(b9) E7 que me viu choran - do A7(b9/13) Am6 e pros da pesa - da G13 (omit7) Gm7(11) diz que eu vou levan - do C7 F7+ e vê como é que an - da Fm6 E(b9) E7 aquela vida à to - a A7(b9/13) Am6 e se pu - der me man - da G13 (omit7) B7(#9) C6/9 (omit3) C6/G C7+/G C/G C7+/G C6/9 C6/G uma no - tícia bo - a
Come avvenuto per "Lua cheia", fu Chico a registrare per primo la canzone, che finì nel disco "Construçao" uscito nel 1971, l'arrangiamento è puro samba, con percussioni, cuica e anche cori:
Nel 1976 la canzone viene pubblicata anche in un disco di Toquinho dal titolo "Toquinho- Il Brasile nella chitarra", è però una versione totalmente strumentale:
Tre anni più tardi, nel 1979 viene pubblicata anche una versione cantata in coppia da Chico e Toquinho, l'album si chiama "10 anos de Toquinho e Vinicius".
E' una versione senza arrangiamento di sorta, solo la splendida chitarra di Toquinho e le loro voci che si fondono alla perfezione, uno facendo la melodia bassa e l'altro quella alta, per poi scambiarsi i ruoli verso la fine:
Un'altra versione registrata in coppia da Chico e Toquinho può essere reperita nel cd "Toquinho trinta anos de musica" ed è più corta perché fa parte di un "medley" di tre canzoni, le altre due sono "Lua cheia" e "Samba pra Vinicius":
Ed ora una versione con tanto di orchestra, si trova sul cd uscito nel 2003 dal titolo: "Toquinho e suas cançoes preferidas":
L'angolo live:
Questa canzone è stata portata live tantissime volte e spesso con arrangiamenti diversi, andiamoci a gustare insieme un po' di queste esibizioni, cominciando con il concerto tenuto da Toquinho in Giappone nel 1986 al "Bravas Club" insieme al sassofonista Sadao Watanabe, con cui l'anno dopo registrerà anche un album dal titolo "Made in coraçao".
Questa versione è contenuta nell'album "Vamos juntos", che ripropone il concerto di Toquinho in questo club giapponese:
Con questo video invece torniamo indietro di molti anni, per l'esattezza siamo nel 1978 nello studio 3 della televisione Svizzera a Lugano, un concerto registrato insieme ai grandi Tom Jobim, Vinicius de Moraes e Miucha, ne è stato tratto anche un dvd dal titolo "Musicalmente", da segnalare in questa versione il bellissimo "solo" di flauto ad opera di Roberto Sion:
Nel 1983 Toquinho tornò negli studi Rtsi della televisione svizzera per tenere un concerto, questa volta da solista, il suo compagno di mille canzoni, Vinicius de Moraes era morto nel 1980 e il chitarrista paulistano non mancò in questo concerto di omaggiare il grande poeta carioca.
La versione che proviene da questo concerto è molto simile a quella registrata nel '78 con Vinicius, con un bel solo di flauto, suonato stavolta da Ze Rubem, ma in più ci sono i bei cori di Eliana Estevao, di Bel e di Silvia Maria e soprattutto l'accompagnamento di Luciana al cavaquinho, piccola chitarra simile all'ukulele ma dal suono più squillante, che conferisce alla brillantezza, vivacità e gioia alla canzone:
Ora invece due belle esibizioni live fatta da Toquinho e Chico Buraque, la prima è un live del 1984 in Argentina, contenuto del dvd dedicato a Chico dal titolo "Meu caro amigo", ed uscito nel 2005:
Ecco la seconda:
Passiamo a quella che ha, tra tutte le versioni sentite fino ad ora, l'arrangiamento più jazz.
Al piano la bravissima e virtuosa Silvia Goes:
Dopo l'esibizione fatta in coppia con Watanabe, Toquinho torna ad interpretare la canzone insieme ad un sassofonista, questa volta si tratta di Leo Gandelman:
Vediamo ora due versione minimali, una eseguita durante un concerto e l'altra in uno studio televisivo, sono versioni solo chitarra e voce, che mettono forse ancora di più in risalto la grande abilità chitarristica di Toquinho:
L'angolo della curiosità:
Ora assistiamo a delle riprese davvero speciali, Toquinho, Vinicius e Chico sono in casa dei genitori di quest'ultimo, Maria Amelia Cesario Alvim e Sergio Buarque ed eseguono la canzone.
Vinicius racconta anche la storia che ha portato alla nascita della canzone:
Chiudiamo l'angolo delle curiosità con la versione sicuramente più "strana" e particolare, Toquinho la suona insieme a Paulo Ricardo, cantante, compositore e attore brasiliano.
La canzone ha un taglio moderno, con batteria elettronica ed effetti campionati.
L'angolo del tutorial:
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